Lo Studio Bios è formato da un gruppo di lavoro multidisciplinare in cui operano diversi professionisti con differenti formazioni orientate alla conoscenza della traiettoria di sviluppo.
Si offre la possibilità di intraprendere
percorsi di diagnosi, di trattamento riabilitativo, di counseling, di cura psicologica dalla nascita e per tutto l’arco di vita.
Lo studio si avvale di specialisti in un contesto caratterizzato da un approccio multidisciplinare e multiprofessionale integrato. E’ possibile effettuare percorsi di cura afferenti ai seguenti modelli clinici:
Psicoterapia Sistemico Relazionale
Cos’è il sostegno alla genitorialità
Il sostegno alla genitorialità è un percorso che mira ad affiancare i genitori nel loro difficile ruolo. Gli interventi di supporto consentono di capire e migliorare le relazioni familiari, per creare un ambiente sereno e stimolante.
La famiglia di origine è il primo luogo in cui prende forma l’individualità della persona. Spesso i genitori sentono il peso di questa responsabilità e possono avere delle difficoltà nel percorso genitoriale.
Riuscire a garantire l’armonia dei propri figli non è un compito così scontato, specialmente se si tratta di bambini o adolescenti un po’ speciali: mamma e papà possono sentirsi sopraffatti e disorientati di fronte ad un ruolo così importante.
I percorsi di sostegno alla genitorialità offrono un aiuto concreto in ambito educativo e psicologico e supportano l’intera famiglia con strategie mirate, uniche per ogni nucleo familiare.
Quando è utile il sostegno alla genitorialità
Esistono differenti approcci al sostegno dei genitori, che variano in base alle esigenze specifiche di ogni famiglia e dall’età del bambino/adolescente.
Gli interventi mirati possono riguardare bambini con difficoltà e/o pre-adolescenti e adolescenti che stanno attraversando un periodo molto delicato e difficile oltre che complesso ed impegnativo.
Per quanto riguarda i bambini con difficoltà, prendersene cura richiede una serie di interventi specifici, ad opera di professionisti con determinate competenze. Il sostegno alla genitorialità passa anche attraverso i consigli di professionisti specializzati, capaci di rendere più serena la vita dei bambini con disabilità e delle loro famiglie. Tra questi, ruolo importante viene ricoperto dal neuropsicologo infantile che con il supporto del logopedista e del neuropsicomotricista si occupa dei disturbi del linguaggio e delle difficoltà di apprendimento. Grazie alla sua formazione completa, è in grado di ottenere ottimi risultati con bambini interessati da disfunzioni linguistico-comunicative, come ritardi di linguaggio, DSA e autismo, ma anche balbuzie infantile e deglutizione atipica oltre a lavorare anche con bambini iperattivi o con deficit di attenzione, ma anche su quelli molto timidi e introversi.
Affidarsi a questa equipe di professionisti fornisce un sollievo significativo nel percorso genitoriale. Aiuta a non sentirsi soli e ad acquisire le competenze giuste per rispondere alle esigenze di questi figli così speciali.
Pre-adolescenti e adolescenti: difficoltà e presa in carico
L’età dell’adolescenza è una lunga fase di scoperta di sé, segnata da numerosi cambiamenti fisici e psicologici. È un delicato passaggio, durante il quale le ragazze e i ragazzi vengono sottoposti ad una serie di richieste ed aspettative sociali che possono, a volte, essere vissute come qualcosa di pesante ed eccessivamente responsabilizzante. In alcuni casi, tutto ciò può arrivare a compromettere il loro equilibrio psichico.
Può accadere che, nella fase adolescenziale, si verifichino dei momenti di disagio che, se normalmente sono considerati come caratteristici di tale fase evolutiva, a volte possono invece rivelarsi segnali di un malessere più profondo, potendo rappresentare l’esordio di un disturbo psichico. Le possibili manifestazioni della psicopatologia coinvolgono tutti i contesti di vita dell’adolescente che sono in qualche modo interconnessi tra di loro e non si possono delimitare con precisione.
Proviamo comunque a suddividerle:
In ambito personale:
- difficoltà a portare avanti gli impegni
- facile distraibilità e fatica a concentrarsi nello svolgimento di un’attività
- difficoltà a ricordare informazioni ed eventi
- stati d'animo non adeguati alla situazione vissuta
- irritabilità
- rallentamento dei movimenti e dei pensieri
- perdita del controllo dei propri istinti e impulsi
A livello familiare:
- tendenza a rintanarsi entro le mura di casa dove potrebbero nascere e accentuarsi conflitti
- comportamenti aggressivi diretti alla propria persona, agli altri o agli oggetti
A livello scolastico:
- perdita di interessi
- svogliatezza
- calo di attenzione e di concentrazione
- abbandono scolastico
A livello sociale:
- abbandono lavorativo e ritiro sociale
- condizione di isolamento e solitudine
Queste manifestazioni, se isolate o presenti in un solo ambito, possono rappresentare le difficoltà tipiche della fase adolescenziale. Se invece si associano contemporaneamente più problematiche e/o riguardano diversi contesti di vita delle ragazze e dei ragazzi, potrebbero essere indicatori di un disturbo più profondo.
Lo Studio Bios è impegnato in attività di consultazione psicologica e presa in carico di pre-adolescenti e adolescenti oltre ad eventuali interventi di sostegno alle famiglie che richiedono un intervento professionale in questo delicato momento di vita.
Il sostegno genitoriale: il percorso di parent training
Il parent training è un vero e proprio cammino che accompagna i genitori fino al raggiungimento della serenità in famiglia ed è pensato esclusivamente per gli adulti.
La terapia inizia con una serie di colloqui utili a comprendere le dinamiche familiari e i dubbi dei genitori al riguardo. Il parent training si sviluppa in diverse fasi, ognuna con un obiettivo preciso.
Ogni step della terapia è finalizzato a fornire ai genitori gli strumenti necessari per supportare la crescita del bambino, in un clima di serenità ed armonia. Questo tipo di approccio può essere utile a tutte le famiglie: anche dove non ci sono situazioni problematiche particolari.
Metodologie
La metodologia utilizzata è di tipo integrato, si utilizzano cioè diverse tecniche e strumenti ponendo al centro sempre il paziente e le difficoltà che incontra. Oltre al colloquio psicoterapico che si basa su empatia, assenza di giudizio e ascolto attivo, si utilizzano altre metodologie quali la psicoeducazione, l’educazione socio-affettiva e le tecniche che vengono definite le psicoterapie della “terza onda” tra cui la Mindfulness, utile soprattutto nella gestione degli attacchi di panico, disturbi d’ansia e stress.
Per supportare le ipotesi diagnostiche ed ottenere dati da strumenti standardizzati, validati e affidabili, possono essere utilizzati test che vadano ad approfondire le aree di criticità e che possano essere utilizzati come strumenti per impostare un percorso mirato.
Chiara D'Ambrosio | Letizia Bertolotti - LOGOPEDISTE
In qualità di Logopedista svolgo la mia attività, in possesso del diploma universitario abilitante, nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. L’attività del logopedista è volta alla prevenzione, educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi.
In riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico, nell’ambito delle mie competenze:
- elaboro, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;
- pratico autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali;
- propongo l'adozione di ausili e ne addestro all'uso verificandone l'efficacia;
- svolgo attività di counseling e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed educativi o dove si richiedono le mie competenze professionali;
- verifico le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
Lavorare in equipe mi permette di osservare il bambino in tutti gli ambiti dello sviluppo e acquisire nel confronto con i colleghi maggiori competenze e conoscenze nell’ambito dell’età evolutiva, NEGLI ASPETTI LEGATI ALLE PATOLOGIE DEL NEUROSVILUPPO, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo. Questo mi consente di osservare, valutare ed operare con un punto di vista globale sullo sviluppo del bambino, considerando l’integrazione delle molteplici aree di funzionamento.
Per ciò che concerne l’area comunicativo-linguistica: somministro valutazioni testali standardizzate e osservazioni qualitative volte a determinare la presenza e il livello di difficoltà comunicative e/o disturbi linguistici in comprensione e produzione.
Opero quindi in presenza di Disturbi primari del linguaggio, Disturbi secondari di Linguaggio, Afasia, Balbuzie, Sordità e Disprassia verbale evolutiva, nonchè in presenza di difficoltà communicativo-linguistiche dovute a quadri di origine genetica o disturbi pervasivi dello sviluppo.
Per ciò che concerne l’area degli apprendimenti: somministro valutazioni testali standardizzate e osservazioni qualitative volte a determinare, non a fini di certificazione, la presenza di fragilità in lettura, scrittura e calcolo. Il trattamento è volto al potenziamento di tali aspetti, nonché alla riabilitazione di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia con un riguardo anche per gli aspetti legati alle funzioni esecutive e alle difficoltà grafo-motorie e/o visuo-spaziali.
Per ciò che concerne l’area delle funzioni orali: somministro valutazioni testali standardizzate e osservazioni qualitative volte a segnalare la presenza di squilibri orofacciali, deglutizione disfunzionale o presenza di disfagia. Il trattamento è volto al ripristino o al miglioramento della funzionalità compromessa.
Il lavoro viene svolto in autonomia, ma strettamente connesso al lavoro di altri professionisti che abbiano in carico lo stesso paziente. Per questo il percorso logopedico è comunque gestito in equipe multidisciplinare. Effettuo attività di counselling volto a sostenere la famiglia o i caregivers e le strutture educative nel percorso abilitativo-rieducativo-riabilitativo col fine di esportare modalità ed obiettivi di trattamento nei diversi contesti di vita.
Psicologa Clinica, Consulente per la coppia genitoriale specializzata in sessuologia, Mindfulness educator per l'età evolutiva e per l'adulto
La Laurea Magistrale in Psicologa Clinica conseguita presso l’Università degli Studi di Bergamo, il Master di II livello in Sessuologia Clinica e Consulenza di Coppia, il Master in Psicologia dello Sport ed il conseguimento del titolo di Mindfulness Educator e specialista nelle tecniche di rilassamento progressivo di Jacobson, oltre a 30 anni di carriera a contatto con svariate tipologie di persone, mi hanno permesso di acquisire competenze per aiutare chi si trova in un momento critico della propria esistenza, singolo o di coppia.
La garanzia di professionalità è inoltre sostenuta da una formazione continua attraverso corsi di specializzazione riferiti sia alla somministrazione di test psicodiagnostici (MMPI-2) sia all’approfondimento di conoscenze specifiche di disturbi legati all’età adulta e all’adolescenza; sono inoltre specializzanda psicoterapeuta con indirizzo integrato presso la Scuola di Psicoterapia Integrata di Bergamo oltre ad aver avuto la fortuna di incontrare e formarmi nella Teoria della Nascita di Massimo Fagioli, partecipando alle lezioni di Chieti, leggendo i suoi libri e partecipando all’Analisi Collettiva. Sono iscritta all’Albo degli Psicologi della Lombardia.
Oltre alla mia attività di libera professionista, collaboro all’interno del Reparto Oncologia dell’Ospedale Maggiore di Crema per il sostegno sia dei malati oncologici sia dei loro familiari che necessitano e richiedono un supporto psicologico in un momento così delicato e difficile della loro vita; ho collaborato con un docente dell’Università degli Studi di Bergamo per la somministrazione e valutazione di un test psicodiagnostico; ho tenuto corsi di formazione per diverse tipologie di professionisti e per una scuola secondaria di secondo grado ed arricchito la mia esperienza nella cura della sofferenza psicologia seguendo per due anni pazienti psichiatrici ricoverati presso il CRA Sant’Ambrogio facente parte dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli a Cernusco sul Naviglio (MI).
La mia attività consiste nell’affiancare le persone, adulti ed adolescenti, e le coppie nei momenti di crisi, nelle problematicità legate a momenti di difficoltà, al sostegno nei momenti di passaggio, ad aiutarli ad affrontare argomenti complessi quali, ad esempio, l’educazione alla sessualità e all’affettività in adolescenza e prima età adulta tutto mirato ad un miglioramento della qualità di vita, al recupero delle energie e delle risorse, a capire il proprio funzionamento ed il proprio modo di relazionarsi, a ritrovare affettività e vitalità in sé stessi e nel rapporto con l’altro.
Debora Tosti - NEUROPSICHIATRA INFANTILE
Disabilità intellettiva e disturbi specifici dell’apprendimento
La Dr.ssa Debora Tosti è una professionista sanitaria laureata in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Neuropsichiatria Infantile e con specializzazione nei trattamenti farmacologici di tipo omeopatico. La pratica clinica è dedicata a tutte le tipologie dei Disturbi del Neurosviluppo, alle situazioni di disagio emotivo-affettivo sia indivduale sia relativo al sistema familiare.
Tra la prime a orientare la propria formazione sui principi della neuropsicologia applicati allo sviluppo infantile, seguendo l’attività clinica del Dr. Giovanni Bilancia e della Dr.ssa Beatrice Bertelli.
- si laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Chieti.
- consegue il Diploma di specialità in Neuropsichiatria Infantile presso l'Università degli Studi di Modena.
- è iscritta all'Ordine dei Medici e Chirughi della Provincia di Modena, N° 5937.
- presta consulenze specialistiche daesso il Centro "Più di un sogno" di Verona.
Vincitrice di un poster presentato al congresso AIRIPA edizione 2016 “Progetto di prevenzione in età prescolare sulle funzioni esecutive”
E’ utile rivolgersi a un professionista del settore quando le tappe motorie, i pattern comunicativo-sociali e/o l’evoluzione degli apprendimenti si discostano dagli stadi tipici di una determinata fascia d’età, oppure quando il bambino presenta fragilità emotive e/o sintomatologia ticcosa.
A Settembre 2022 partirà il
PROGETTO ADOLESCENZA - SETTEMBRE 2022
L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti radicali sia FISICI, attraverso i quali il corpo di un bambino diviene un corpo adulto capace di riproduzione, sia PSICOLOGICI. Nello specifico, la pubertà rappresenta l’entrata nella fase di sviluppo adolescenziale cioè il passaggio dalla condizione fisiologica di bambino a quella di adulto (maturazione sessuale dell’individuo) mentre l’adolescenza rappresenta il passaggio dallo status sociale del bambino a quello dell’adulto. È un momento quindi in cui l’adolescente è alla ricerca della propria identità e del proprio ruolo sociale ma il contrasto tra maturazione psicofisica vs passività sociale, desiderio di autonomia vs dipendenza familiare e aspirazioni vs realtà lo conducono verso momenti di forte disagio.
L’adolescenza è anche un movimento ricco di forza, uno sbocciare. Nessun adolescente è senza problemi, senza sofferenza. Forse è il periodo più ricco di dolore della vita, ma anche quello delle gioie più intense. Il guaio è che si desidera fuggire tutto ciò che si presenta difficile.
Il progetto si basa su 6 incontri di piccoli gruppi di adolescenti divisi in due fasce di età, 13-15 e 16-18 anni. Lo scopo è creare uno spazio di riflessione per esprimere e condividere attraverso il confronto, role-playing, visione di filmati, attività ricreative, i profondi cambiamenti evolutivi ed emotivi di questa delicata fase di crescita. Il Gruppo permette di acquisire maggiore consapevolezza di sé e dei propri bisogni. Le varie tematiche (cambiamenti fisici, cognitivi, sociali, relazionali…) affrontate risponderanno alle diverse esigenze espresse dal Gruppo.
- Destinatari i destinatari diretti sono adolescenti di 13-15 e 16-18 anni
- Obiettivo: aiutare i ragazzi e le ragazze a comprendere, riconoscere ed accogliere i diversi vissuti emotivi che sperimentano nella quotidianità e nelle relazioni con gli altri
Obiettivi specifici:
- avere uno spazio di ascolto e di confronto in un contesto protetto
- esprimere ed elaborare i diversi vissuti emotivi
- ricevere informazioni e piccoli strumenti di supporto per affrontare questa fase della vita
- acquisire nuove consapevolezze
- Metodologia ed Intervento si tratta di 6 incontri in cui verranno trattati diversi argomenti. Gli incontri sono di un’ora e mezza l’uno, una volta alla settimana. I gruppi sono a numero chiuso e per partecipare è necessaria l’iscrizione preliminare. Nel caso e a richiesta sarà possibile organizzare un incontro preliminare illustrativo con i genitori ed un eventuale incontro di chiusura al termine degli incontri programmati. Questi due incontri saranno gratuiti. È obbligatoria l’adesione da parte di entrambi i genitori.
Nel dettaglio le tematiche che verranno trattate nei sei incontri verteranno su:
Facciamo conoscenza. Conosciamoci e diamo una definizione di cosa vuol dire oggi essere un adolescente.
I cambiamenti. aiutare i ragazzi ad identificare le principali aree problematiche e i cambiamenti legati allo sviluppo psicosessuale (pubertà).
Comunicazione e relazione. Far riflettere i ragazzi sulle relazioni e le caratteristiche che le rendono positive e negative.
Affettività. Avvicinarsi alle relazioni con l’altro (questo incontro verrà gestito in maniera differente a seconda delle fasce di età).
Autonomia e indipendenza. Riflettere e discutere sulla relazione con i genitori ed imparare ad essere sicuri di sé anche nelle insicurezze.
Prospettive future e ambiti di interesse. Chiudiamo il cerchio.
- Strumenti: test e giochi che facilitino la consapevolezza del proprio funzionamento, la scoperta e la gestione delle emozioni, l’attaccamento con i genitori, le aspettative future (poster)
- Valutazione: all’inizio del percorso verrà somministrato ai ragazzi un test di ingresso dove si chiederà loro di indicare le aspettative, i dubbi che vorranno risolvere e cosa ci si aspetta in generale dal progetto. Al termine verrà somministrato un questionario finale. L’incontro finale con i genitori verrà fatto solo se tutti i ragazzi del gruppo avranno espresso all’unanimità la volontà di rendere partecipi i genitori sul lavoro fatto.
- Risorse: un conduttore (facilitatore), materiale di cancelleria che verrà fornito dal professionista, un’aula per gli incontri.
- Budget: il costo si riferirà al solo compenso del professionista calcolato in complessivi Euro 240/partecipante
Tempistiche: 6 incontri di due ore una volta alla settimana, nel tardo pomeriggio. Un incontro eventuale all’inizio ed uno alla fine con i genitori
EQUIPE ACCREDITATA PER LE CERTIFICAZIONI DSA
Lo studio effettua valutazioni neuropsicologiche, neurologiche, logopediche, neuromotorie e psicodiagnostiche, avvalendosi di diversi modelli clinici. Gli esiti delle valutazioni sono ampiamente discussi e condivisi nell’ambito di giornate cliniche a cui partecipano diversi specialisti e le famiglie, che possono osservate il bambino in situazione durante il lavoro terapeutico mediante uno specchio unidirezionale.
Particolare risalto viene dato alla condivisione con la famiglia, che viene sostenuta emotivamente e accompagnata operativamente durante le fasi del percorso riabilitativo anche in relazione al processo di inserimento e di integrazione scolastica del bambino e/o ragazzo, di adattamento ai diversi contesti di vita.
La finalità del nostro lavoro è quella di fronteggiare i bisogni evolutivi, svolgendo opera di prevenzione, di diagnosi precoce (di vitale importanza in età pediatrica) e di trattamento riabilitativo della persona in fase di crescita e del suo contesto familiare.
Lo screening rappresenta una modalità di notevole rilevanza clinica al fine di individuare con estrema tempestività le varie problematiche afferenti all’area del neurosviluppo.
La valutazione clinica di eventuali disturbi permette di effettuare interventi mirati prima che il gap rispetto alle tappe di sviluppo tipico diventi difficilmente arginabile.
Alcuni modelli clinici
Psicoterapia Sistemico Relazionale
Cos’è il sostegno alla genitorialità
Il sostegno alla genitorialità è un percorso che mira ad affiancare i genitori nel loro difficile ruolo. Gli interventi di supporto consentono di capire e migliorare le relazioni familiari, per creare un ambiente sereno e stimolante.
La famiglia di origine è il primo luogo in cui prende forma l’individualità della persona. Spesso i genitori sentono il peso di questa responsabilità e possono avere delle difficoltà nel percorso genitoriale.
Riuscire a garantire l’armonia dei propri figli non è un compito così scontato, specialmente se si tratta di bambini o adolescenti un po’ speciali: mamma e papà possono sentirsi sopraffatti e disorientati di fronte ad un ruolo così importante.
I percorsi di sostegno alla genitorialità offrono un aiuto concreto in ambito educativo e psicologico e supportano l’intera famiglia con strategie mirate, uniche per ogni nucleo familiare.
Quando è utile il sostegno alla genitorialità
Esistono differenti approcci al sostegno dei genitori, che variano in base alle esigenze specifiche di ogni famiglia e dall’età del bambino/adolescente.
Gli interventi mirati possono riguardare bambini con difficoltà e/o pre-adolescenti e adolescenti che stanno attraversando un periodo molto delicato e difficile oltre che complesso ed impegnativo.
Per quanto riguarda i bambini con difficoltà, prendersene cura richiede una serie di interventi specifici, ad opera di professionisti con determinate competenze. Il sostegno alla genitorialità passa anche attraverso i consigli di professionisti specializzati, capaci di rendere più serena la vita dei bambini con disabilità e delle loro famiglie. Tra questi, ruolo importante viene ricoperto dal neuropsicologo infantile che con il supporto del logopedista e del neuropsicomotricista si occupa dei disturbi del linguaggio e delle difficoltà di apprendimento. Grazie alla sua formazione completa, è in grado di ottenere ottimi risultati con bambini interessati da disfunzioni linguistico-comunicative, come ritardi di linguaggio, DSA e autismo, ma anche balbuzie infantile e deglutizione atipica oltre a lavorare anche con bambini iperattivi o con deficit di attenzione, ma anche su quelli molto timidi e introversi.
Affidarsi a questa equipe di professionisti fornisce un sollievo significativo nel percorso genitoriale. Aiuta a non sentirsi soli e ad acquisire le competenze giuste per rispondere alle esigenze di questi figli così speciali.
Pre-adolescenti e adolescenti: difficoltà e presa in carico
L’età dell’adolescenza è una lunga fase di scoperta di sé, segnata da numerosi cambiamenti fisici e psicologici. È un delicato passaggio, durante il quale le ragazze e i ragazzi vengono sottoposti ad una serie di richieste ed aspettative sociali che possono, a volte, essere vissute come qualcosa di pesante ed eccessivamente responsabilizzante. In alcuni casi, tutto ciò può arrivare a compromettere il loro equilibrio psichico.
Può accadere che, nella fase adolescenziale, si verifichino dei momenti di disagio che, se normalmente sono considerati come caratteristici di tale fase evolutiva, a volte possono invece rivelarsi segnali di un malessere più profondo, potendo rappresentare l’esordio di un disturbo psichico. Le possibili manifestazioni della psicopatologia coinvolgono tutti i contesti di vita dell’adolescente che sono in qualche modo interconnessi tra di loro e non si possono delimitare con precisione.
Proviamo comunque a suddividerle:
In ambito personale:
- difficoltà a portare avanti gli impegni
- facile distraibilità e fatica a concentrarsi nello svolgimento di un’attività
- difficoltà a ricordare informazioni ed eventi
- stati d'animo non adeguati alla situazione vissuta
- irritabilità
- rallentamento dei movimenti e dei pensieri
- perdita del controllo dei propri istinti e impulsi
A livello familiare:
- tendenza a rintanarsi entro le mura di casa dove potrebbero nascere e accentuarsi conflitti
- comportamenti aggressivi diretti alla propria persona, agli altri o agli oggetti
A livello scolastico:
- perdita di interessi
- svogliatezza
- calo di attenzione e di concentrazione
- abbandono scolastico
A livello sociale:
- abbandono lavorativo e ritiro sociale
- condizione di isolamento e solitudine
Queste manifestazioni, se isolate o presenti in un solo ambito, possono rappresentare le difficoltà tipiche della fase adolescenziale. Se invece si associano contemporaneamente più problematiche e/o riguardano diversi contesti di vita delle ragazze e dei ragazzi, potrebbero essere indicatori di un disturbo più profondo.
Lo Studio Bios è impegnato in attività di consultazione psicologica e presa in carico di pre-adolescenti e adolescenti oltre ad eventuali interventi di sostegno alle famiglie che richiedono un intervento professionale in questo delicato momento di vita.
Il sostegno genitoriale: il percorso di parent training
Il parent training è un vero e proprio cammino che accompagna i genitori fino al raggiungimento della serenità in famiglia ed è pensato esclusivamente per gli adulti.
La terapia inizia con una serie di colloqui utili a comprendere le dinamiche familiari e i dubbi dei genitori al riguardo. Il parent training si sviluppa in diverse fasi, ognuna con un obiettivo preciso.
Ogni step della terapia è finalizzato a fornire ai genitori gli strumenti necessari per supportare la crescita del bambino, in un clima di serenità ed armonia. Questo tipo di approccio può essere utile a tutte le famiglie: anche dove non ci sono situazioni problematiche particolari.
Metodologie
La metodologia utilizzata è di tipo integrato, si utilizzano cioè diverse tecniche e strumenti ponendo al centro sempre il paziente e le difficoltà che incontra. Oltre al colloquio psicoterapico che si basa su empatia, assenza di giudizio e ascolto attivo, si utilizzano altre metodologie quali la psicoeducazione, l’educazione socio-affettiva e le tecniche che vengono definite le psicoterapie della “terza onda” tra cui la Mindfulness, utile soprattutto nella gestione degli attacchi di panico, disturbi d’ansia e stress.
Per supportare le ipotesi diagnostiche ed ottenere dati da strumenti standardizzati, validati e affidabili, possono essere utilizzati test che vadano ad approfondire le aree di criticità e che possano essere utilizzati come strumenti per impostare un percorso mirato.
Chiara D'Ambrosio | Letizia Bertolotti - LOGOPEDISTE
In qualità di Logopedista svolgo la mia attività, in possesso del diploma universitario abilitante, nella prevenzione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica. L’attività del logopedista è volta alla prevenzione, educazione e rieducazione di tutte le patologie che provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi.
In riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del medico, nell’ambito delle mie competenze:
- elaboro, anche in équipe multidisciplinare, il bilancio logopedico volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;
- pratico autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità comunicative e cognitive, utilizzando terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali;
- propongo l'adozione di ausili e ne addestro all'uso verificandone l'efficacia;
- svolgo attività di counseling e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed educativi o dove si richiedono le mie competenze professionali;
- verifico le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
Lavorare in equipe mi permette di osservare il bambino in tutti gli ambiti dello sviluppo e acquisire nel confronto con i colleghi maggiori competenze e conoscenze nell’ambito dell’età evolutiva, NEGLI ASPETTI LEGATI ALLE PATOLOGIE DEL NEUROSVILUPPO, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo. Questo mi consente di osservare, valutare ed operare con un punto di vista globale sullo sviluppo del bambino, considerando l’integrazione delle molteplici aree di funzionamento.
Per ciò che concerne l’area comunicativo-linguistica: somministro valutazioni testali standardizzate e osservazioni qualitative volte a determinare la presenza e il livello di difficoltà comunicative e/o disturbi linguistici in comprensione e produzione.
Opero quindi in presenza di Disturbi primari del linguaggio, Disturbi secondari di Linguaggio, Afasia, Balbuzie, Sordità e Disprassia verbale evolutiva, nonchè in presenza di difficoltà communicativo-linguistiche dovute a quadri di origine genetica o disturbi pervasivi dello sviluppo.
Per ciò che concerne l’area degli apprendimenti: somministro valutazioni testali standardizzate e osservazioni qualitative volte a determinare, non a fini di certificazione, la presenza di fragilità in lettura, scrittura e calcolo. Il trattamento è volto al potenziamento di tali aspetti, nonché alla riabilitazione di dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia con un riguardo anche per gli aspetti legati alle funzioni esecutive e alle difficoltà grafo-motorie e/o visuo-spaziali.
Per ciò che concerne l’area delle funzioni orali: somministro valutazioni testali standardizzate e osservazioni qualitative volte a segnalare la presenza di squilibri orofacciali, deglutizione disfunzionale o presenza di disfagia. Il trattamento è volto al ripristino o al miglioramento della funzionalità compromessa.
Il lavoro viene svolto in autonomia, ma strettamente connesso al lavoro di altri professionisti che abbiano in carico lo stesso paziente. Per questo il percorso logopedico è comunque gestito in equipe multidisciplinare. Effettuo attività di counselling volto a sostenere la famiglia o i caregivers e le strutture educative nel percorso abilitativo-rieducativo-riabilitativo col fine di esportare modalità ed obiettivi di trattamento nei diversi contesti di vita.
Metodo Feuerstein
Secondo Feuerstein l’intelligenza è la professione dell’organismo a modificarsi nella sua struttura cognitive, in risposta al bisogno di adattarsi a nuovi stimoli, di ordine interno o esterno che siano. La parte applicativa del metodo è il PAS (Programma di Arricchimento Strumentale), con cui si rende consapevole il bambino, attraverso la mediazione, di come pensa, di come può imparare e/o risolvere problemi di vario genere, non solo matematici o scolastici.
Ad esempio gli esercizi del PAS mirano a:
- Sviluppare il pensiero riflessivo;
- Interrogarsi sulle soluzioni date ai problemi e pianificarne la replicabilità;
- Interrogarsi sulle soluzioni sbagliate e pianificarne la modificabilità;
- Imparare ad imparare sviluppando la metacognitività.
La metodologia Feuerstein è orientata a modificare il profilo cognitivo di una persona con difficoltà di apprendimento, con forme di disabilità intellettiva, potenziando i livelli di astrazione del pensiero, di costruzione concettuale, di selezione dei dati e comparazione riflessiva delle soluzioni possibili. Ciò al fine di incrementare strategie di shifting, di ragionamento induttivo e deduttivo, di pensiero ipotetico e inferenziale, di anatomia di pensiero critico.
Trattamenti neuropsicologici (Equipe accreditata per le certificazioni DSA)
La diagnosi dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento si effettua sulla base dei risultati di test standardizzati di lettura, di scrittura, di calcolo valutati da un’equipe specializzata e abilitata. La diagnosi di dislessia e disortografia non può essere formulata prima della fine della seconda classe della scuola primaria, sebbene alcuni indicatori di rischio possano emergere anche prima. I parametri essenziali da considerare per la diagnosi di dislessia sono:
- la rapidità in termini di tempo di lettura di brani, parole o sillabe;
- la correttezza rilevata (numero di errori di lettura e scrittura).
La diagnosi di discalculia non può invece essere formulata prima della classe terza della scuola primaria. I DSA vengono in genere segnalati alle famiglie dagli insegnanti che consigliano di rivolgersi a équipe autorizzate per effettuare e rilasciare diagnosi, nel caso di professionisti la mia équipe di Crema (Neuropsichiatra Infantile Dott.ssa Balestrini Maria Rosa, Psicologa e Psicoterapeuta Dott.ssa Paola Zavattiero, Logopedista Dott.ssa Alice Miglioli) e quella della Fondazione RSA di Soncino Onlus di cui faccio parte svolgono diagnosi di primo e secondo livello. Una volta attestata la sussistenza del disturbo, l’équipe procede nell’individuare metodi e strumenti riabilitativi a partire dal profilo di sviluppo del minore. L’accertamento procede per gradi e per step.
Nel caso venga ritenuto necessario procedere con una valutazione clinica, alla famiglia viene proposto una valutazione neuropsicologica, un approfondimento linguistico con la logopedista ed esame neurologico con la neuropsichiatra infantile, e/o valutazione delle funzioni di controllo e/o valutazione psicodiagnostica riferita agli aspetti emotivi/relazionali del ragazzo.
Al completamento del percorso, lo specialista incontra la famiglia alla quale consegna un relazione scritta e con cui condivide quanto emerso, la diagnosi e la proposta del piano di trattamento. A seguire, lo specialista coinvolge anche il bambino/ragazzo allargando la condivisione anche a lui rispetto alle sue caratteristiche di funzionamento.
Una volta comunicata la diagnosi, viene illustrato ai genitori il percorso riabilitativo neuropsicologico. I genitori vengono così aiutati ad aiutare il figlio.
Parallelamente al percorso di diagnosi, riabilitazione e sostegno alla persona, si propone ai genitori di attivare o riattivare il contatto con la scuola di provenienza del bambino, formulare in condivisione il percorso didattico personalizzato e individuare strumenti compensativi/misure dispensative.
Spesso i ragazzi con diagnosi di DSA hanno un vissuto di inadeguatezza e scarsa fiducia nelle proprie capacità, oppure possono presentare indici di rischio in relazione ai disturbi di ansia, disturbi depressivi, esternalizzazione e internalizzazione di vissuti emotivi, che in termini di prognosi possono incidere sulla qualità della vita diminuendone gli spazi di azione.
Modello Benso Del Continuum Implicito
Tale modello neurofisiologico fa riferimento a tre elementi fra loro non direttamente indipendenti, ma interconnessi:
- Sistemi centrali (sistema attentivo supervisore, SAS, che fornisce le energie attentive allo svolgimento di un compito, ha la funzione di supervisionare gli automatismi e intervenire quando necessario);
- Sistemi specifici modulari, tra cui i moduli di terzo tipo (ad esempio lettura, pianificazione e argomentazione del testo scritto, apprendimento motorio complesso). Lettura e scrittura sono moduli complessi in quanto implicano fortemente l’intervento del processore centrale: per leggere e comprendere devo volontariamente rimanere sul compito per un tempo prolungato;
- Emozioni: lo stato emotivo è strettamente correlato alla cognitività. Un’emozione positiva, accompagnata da una buona motivazione consente ad avvio (allerta fasico), controlo esecutivo (inibizione), shifting (flessibilità) e updating (controllo dell’interferenza e riaggiornamento in memoria di lavoro);
- Pianificazione e problem solving.
Modello Benso Del Continuum Implicito
Tale modello neurofisiologico fa riferimento a tre elementi fra loro non direttamente indipendenti, ma interconnessi:
- Sistemi centrali (sistema attentivo supervisore, SAS, che fornisce le energie attentive allo svolgimento di un compito, ha la funzione di supervisionare gli automatismi e intervenire quando necessario);
- Sistemi specifici modulari, tra cui i moduli di terzo tipo (ad esempio lettura, pianificazione e argomentazione del testo scritto, apprendimento motorio complesso). Lettura e scrittura sono moduli complessi in quanto implicano fortemente l’intervento del processore centrale: per leggere e comprendere devo volontariamente rimanere sul compito per un tempo prolungato;
- Emozioni: lo stato emotivo è strettamente correlato alla cognitività. Un’emozione positiva, accompagnata da una buona motivazione consente ad avvio (allerta fasico), controlo esecutivo (inibizione), shifting (flessibilità) e updating (controllo dell’interferenza e riaggiornamento in memoria di lavoro);
- Pianificazione e problem solving.
Early Start Denver Model (ESDM)
Si tratta di un intervento intensivo precoce che assorbe le strategie naturalistiche dell’analisi comportamentale. L’ESDM è stato sviluppato per bambini con disturbi dello spettro autistico a partire dall’età di 1-3 anni, che possono continuare il trattamento fino a 4-5 anni.
I bambini autistici sono meno orientati a rispondere agli stimoli sociali, quali i gesti, la voce, i volti delle altre persone rispetto a quanto avviene nello sviluppo tipico (Dawson 2008), con possibile correlata compromissione del loro potenziale apprenditivo. La finalità di tale modello consiste nel tentativo di avvicinare i bambini con autismo alla rete sociale di riferimento (Rogers e Dawson, 2010) e nel contempo di ridurre i gap relativi alle diverse aree di sviluppo attraverso un programma personalizzato di intervento. Il focus dell’ESDM deriva dal modello evolutivo dell’autismo proposto da Rogers e Pennington, 1991, i quali ipotizzano come deficit alla base dell’inabilità imitativa nell’autismo un disturbo prassico (incapacità di pianificare le sequenze di movimento) che costituirebbe elemento ostativo rispetto a una tempestiva configurazione della sincronia e della coordinazione, con fatiche crescenti nell’ambito dell’intersoggettività.
Da tale modello scaturiscono le linee guida del trattamento:
- inserimento del bambino per il maggior tempo possibile in un circuito di rapporti sociali dinamici per favorire il passaggio di esperienze e conoscenze;
- insegnamento intensivo per ridurre i deficit apprenditivi nel frattempo accumulati. Questo tramite l’insegnamento dell’imitazione, della reciprocità, delle potenzialità della comunicazione, della comprensione degli scambi sociali.
Caratteristiche dell’ESDM sono la flessibilità del setting, l’integrazione, coordinata di vari specialisti in sinergia e un’attenta valutazione dello sviluppo (valutazione annuale standardizzata e valutazione trimestrale del curriculo per determinare i miglioramenti sulla base degli obiettivi stabiliti).
Prima dell’inizio del trattamento ogni bambino viene valutato attraverso la scheda di valutazione del programma educativo. In seguito lo specialista definisce obiettivi di apprendimento per ognuno degli ambiti di sviluppo espressi nella scheda di valutazione.
Quando un obiettivo viene sviluppato, l’abilità da insegnare viene scomposta in una sequenza di passaggi attraverso un processo di analisi del compito (task analysis) in un’ottica evolutiva.
La task analysis è utile come obiettivo di insegnamento intermedio che porta alla piena padronanza dell’obiettivo e orientano l’insegnamento durante ogni sessione di lavoro.
Il piano di intervento del bambino può essere proseguito dai genitori a casa sotto la supervisione costante del terapista che inizialmente lavora con il genitore e con il bambino.
L’ESDM presuppone oltre all’intervento diretto una condivisione di obiettivi in tutti i contesti di vita del bambino.
Collaborazioni
Oltre all’attività condotta presso il suo studio privato, la dottoressa Zavattiero Paola ha in atto diverse attività e collaborazioni.
SCUOLE, SERVIZI SOCIALI E PROFESSIONISTI
Scuole, per l’elaborazione dei Piani Didattici Personalizzati (P.D.P.) e Piani Educativi Individualizzati (P.E.I).
Servizi sociali della famiglia e della persona con disabilità.
Pediatri, genetisti, neurologi, neuropsichiatri per attività di screening precoce relativamente a eventuali disturbi del neurosviluppo, difficoltà del sonno e dell’alimentazione.
OSPEDALI CIVILI DI BRESCIA
Dal 2019 è attiva la collaborazione con gli Ospedali Civili di Brescia, per la quale offre sia approfondimenti diagnostici e/o interventi riabilitativi ai bambini con Disturbo del Neurosviluppo collaborando con l’equipe clinica dell’Ospedale, sia consulenze ai genitori inerenti alle tematiche connesse alla crescita dei loro bambini.
AZIENDA OSPEDALIERA DI SAN DONATO MILANESE
Dal 2016 al 2018 ha collaborato con l’Azienda Ospedaliera di San Donato Milanese, per la quale offre sia approfondimenti diagnostici e/o interventi riabilitativi ai bambini con Disturbo dello spettro autistico collaborando con l’equipe clinica dell’Ospedale, sia consulenze ai genitori inerenti alle tematiche connesse alla crescita dei loro bambini.
CENTRO MEDICO PEDIATRICO DI CREMA
Collabora pure da tempo con il centro Medico Pediatrico di Crema, un poliambulatorio che ospita figure specialistiche di eccellenza nell’ambito di tutte le più importanti branche della pediatria, provenienti dalle principali strutture sanitarie della Lombardia, Responsabile sanitaria Dott.ssa Villani Paola.
SPAZIO AUTISMO DI BERGAMO
Ha prestato servizio come psicologa in formazione presso Spazio Autismo di Bergamo, Romano di Lombardia e Treviglio dal 2003 al 2013 e ha collaborato sia con il CTS di Cremona sia con diversi Istituti Comprensivi dislocati nella Provincia di Cremona per la formazione dei docenti di ogni ordine scolastico, soprattutto rispetto al tema dell’integrazione dei bambini con disordini del neurosviluppo. Specializzanda in Analisi del Comportamento ABA ( Applied Behavior Analysis) presso il Centro Studi Erickson.
ASST DI MODENA
Svolge attività di ricerca clinica in collaborazione con il Prof. Padovani, che opera presso l’ASST di Modena, presso il Centro autismo. Si mantiene costantemente aggiornata sulle novità in ambito clinico leggendo pubblicazioni e partecipando a convegni.
UNIVERSITÀ BICOCCA
Esperienza di ricerca clinica.
A.S.S.T. CREMA - SERVIZIO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DELL'ADOLESCENZA
Dal 2019 è attiva la collaborazione con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza, per la quale offre sia approfondimenti diagnostici e/o interventi riabilitativi ai bambini con Disturbo del Neurosviluppo collaborando con l’equipe clinica dell’Ospedale, sia consulenze ai genitori inerenti alle tematiche connesse alla crescita dei loro bambini.